Luce e Tenebre - Vangelo Gnostico di Filippo
Il Gabinetto delle Riflessioni rappresenta il solve et coagula della Nigredo; la liquefazione del vecchio metallo (identità profana) in attesa della seconda nascita alla condizione iniziatica, che avviene al momento del sollevamento della benda (la conunctio, la fusione aurifera).
Il Gabinetto delle Riflessioni è un locale angusto, in cui pareti e soffitto sono dipinti di nero.
Sulla parete Est sono raffigurati il simbolo astrologico dell’Ariete, ed un Gallo, che rappresenta l’elemento del Mercurio, annunciando la Luce al recipendario.
Sotto il Gallo campeggia il motto, «Vigilanza e Perseveranza»: un richiamo alle qualificazioni necessarie per perseverare nel cammino iniziatico. Infatti, immediatamente sotto, un’altra scritta annuncia che «se tu perseveri sarai purificato dagli elementi, verrai fuori dall’abisso delle tenebre, <VEDRAI LA LUCE>.
Sulla parete Nord, sono dipinti il simbolo zodiacale del Cancro, uno scheletro, l’acronimo V.I.T.R.I.O.L. (Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem) e i simboli alchemici dello Zolfo e del Sale.
Il V.I.T.R.I.O.L. richiama il lavoro fisico e la ricerca interiore che attende il futuro Apprendista. Lo Zolfo e il Sale sono, rispettivamente, lo Spirito e la Materia.
Sulla parete Ovest, il simbolo della Bilancia ed un nuovo ammonimento: «se la curiosità ti ha condotto qui ESCI». Sulla stessa parte si trova la porta - apribile dall’esterno - che conduce all’interno del Gabinetto, con uno spioncino per controllare, in caso di necessità, le reazioni del profano: la porta rinvia all’Athanor, il forno alchemico. In basso il simbolo dell’Aria.
Alla parete Sud, il segno del Capricorno, sotto il quale campeggiano una Falce e una Clessidra, simboli del tempo che scorre inesorabile. Altro ammonimento: «se tieni alle distinzioni umane VATTENE», sotto il simbolo dell’Aria.
Sulla Parete Sud si trova anche uno specchio, che rinvia l’immagine dello Scheletro della Parete Nord, e un tavolino che contiene: un teschio ed alcune ossa umane, simbolo della morte metafisica, una penna d’oca ed un calamaio di cristallo per il “testamento” del profano, un candeliere con cera d’api, una ciotola contenente Sale, una ciotola contenente Zolfo, una ciotola contenente Sabbia, del pane secco, una brocca d’acqua, uno sgabello.
Annota ancora Mosca che la penna d’oca rinvia al regno animale, l’inchiostro al regno vegetale, il calamaio di cristallo al regno minerale, infine la sabbia al regno acquatico.