Come giocando col fuoco si rischia di bruciare la casa, così agendo sul fuoco della terra interiore si rischia la follia. A meno che non si abbia il controllo del mezzo e del metodo.
Il discernimento ripropone il ruolo decisivo della coscienza, nel bilanciare le spinte egocentriche della natura fisica (v. terra interiore) e quelle espansive della natura sottile (v. cielo interiore). In questo caso «conoscere se stessi» significa scoprire cosa accade dentro di noi.
I flussi emotivi riescono ad influenzare la mente, e così passioni, depressioni, esaltazioni, rabbie, ricordi, sogni, desideri e speranze possono suggestionare la vita esteriore. Di conseguenza, pare evidente la necessità di sviluppare l’autocontrollo, affinché diventi la bilancia con cui pesare ogni spinta.
Il significato di sapersi pesare e misurare è quello di conoscersi, imparando ad ascoltarsi ed a guardarsi dentro e fuori, fino a diventare «custodi del Fuoco interiore».
I processi alchemici non si basano sui divieti morali ma sugli scambi energetici
Intelligenza e disciplina si sa, sono la via naturale per immunizzarsi dagli inganni, dalle illusioni e dai miraggi astrali. Al contrario repressioni e censure sono metodi violenti e innaturali, che di solito producono personalità ossessive e mentalmente turbate.
È naturale “sublimare un’idea” nobilitandone l’essenza, mentre è innaturale “reprimerla” castrando il suo congenito svolgimento. Lo dimostra il fatto che le coscienze evolute convincono, educano e dirigono i propri pensieri, senza bisogno di ricorrere a punizioni, tanto meno a soggiogarli con la forza.
Che parte dalla considerazione che, giusto o sbagliato, tutto quello che avviene nella mente ha un fondamento, e questo va compreso. Anche gli istinti sessuali e le spinte passionali hanno le loro motivazioni. Per questo non vanno represse né frustrate, ma solo ri-dirette escogitando motivazioni altrettanto attraenti. Come potrebbe esserlo il desiderio di dimostrare un carattere forte oppure una mente ingegnosa.
Addestrare il “proprio animale”
Variando le motivazioni si può recuperare l’energia senza reprimere l’istinto, o la passione. Il metodo, in questo caso, è quello di spostare l’attenzione (energetica) da un obiettivo ad un altro. Cioè, spostare parte della spinta iniziale verso un’altra funzione fisica, o attività mentale. L’importante è che il secondo obiettivo sia presentato in maniera attraente. In fondo, addestrare la mente fisica, non è granché diverso da come si addestra un animale.
È importante che capisca l’esercizio, ma all’esecuzione bisogna associare un piccolo premio, che può essere uno zuccherino, un pezzettino di carne, un pesciolino. Né troppo né troppo poco, e sempre accompagnato da un gesto affettuoso. Funziona così anche per il “proprio animale”. Bisogna convincerlo che convenga fare quello che si vuole e poi decidere con cosa, quando e in che misura questo lo gratifichi.
Centri di scambio
I potenziamenti e deterioramenti energetici da cui dipende la vitalità dell’uomo, partono da centri di scambio che influenzano le funzioni mentali e fisiche (v. “Dalla conoscenza alla liberazione mentale, fase 9, permettendogli di esistere e di agire liberamente fino al momento dell’annullamento fisiologico.
Attivando una particolare tensione, la volontà può agire sui centri di scambio (che gli orientali chiamano chakra) accelerando, riducendo, o annullando alcuni processi di trasformazione. A questi processi dedicheremo degli studi particolari. Per ora ci basta sapere che queste affermazioni non sono straordinarie. Perchè è cosa nota che la potenza di ogni funzione dipende dall’energia che gli viene destinata.
Funzioni sensoriali, facoltà mentali e potenza del pensiero sono gli strumenti con cui l’uomo sviluppa la propria identità fisica e mentale.
Fuoco tellurico e Fuoco elettrico
Per espletare le sue priorità all’uomo non gli bastano le migliori intenzioni. Il successo dipende dalla sua capacità di trasformare in fuoco elettrico l’energia primordiale, chiamata potenza sessuale.
Come è stato segnalato nel saggio «Alchimia sessuale», l’energia sessuale, cioè, il fuoco della terra non può essere disgiunto dal fuoco elettrico di matrice eterica, che corrisponde al fohat degli ermetisti. Per cui, sono due i fuochi che l’alchimista deve imparare ad usare. Il fuoco dell’energia fisica ed il fuoco dell’energia mentale. Perché, solo nella loro somma il fuoco fisico può trasformarsi in fuoco dell’intelletto