venerdì 5 gennaio 2024

IL Corpo Vitale

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The Vital Body 

 

IL Corpo Vitale

tratto da Max Heindel  PRINCIPI OCCULTI DI SALUTE E GUARIGIONE


In ordine alla data di formazione il corpo vitale è il secondo dei nostri veicoli; il suo germe originale è stato fornito dai Signori della Sapienza durante il Periodo del Sole. Durante la Rivoluzione del Sole nel Periodo della Luna, questo germe si è modificato in modo da renderlo idoneo a essere compenetrato da un corpo del desiderio e ad adattarsi a un sistema nervoso a muscoli, ad ossa, ecc. 

Durante la Rivoluzione del Sole del Periodo della Terra, il corpo vitale fu modificato in modo da assomigliare maggiormente al corpo denso e la sua attuale organizzazione, dal punto di vista dell'efficienza, viene subito dopo quella del corpo denso. 

Di nuovo fu ricostruito durante l'Epoca Iperborea del Periodo della Terra, quando i Signori della Forma, che apparirono contemporaneamente agli Angeli, incorporarono il corpo vitale ai corpi densi degli umani che avevano allora la forma di un sacco. 

Il popolo degli Iperborei 

Delle numerose civiltà che si sono succedute, alcune racchiudono aspetti storici i culturali del tutto oscuri, mentre alcune addirittura sono contraddistinte da un alone di mistero e la loro stessa realtà oscilla tra storia e mitologia.

Il popolo degli Iperborei, la cui esistenza è attestata esclusivamente dalla tradizione greca classica, è uno di questi. 

Dalle fonti si estrapola che queste genti vivevano a nord, nell'isola al di là del vento di Borea (come attesta l'etimologia del nome), dove vi erano un clima mite e un cielo luminoso, e dove la terra era straordinariamente feconda. 

Venivano considerati come una comunità di uomini felici: si credeva in tal senso che non fossero soggetti all'invecchiamento e che ponessero fine ai loro giorni solo a causa della stanchezza, oppure per trasferirsi in un mondo migliore attraverso pratiche magiche segrete.

Erano devoti al dio Apollo e mandavano regolarmente offerte a Delo (la più piccola isola delle Cicladi, nel Mar Egeo, famosa nell'antichità per il santuario di Apollo o Delio).

Secondo il mito, infatti, Apollo, figlio di Zeus e di Latona, appena fu partorito si recò nella terra degli Iperborei e vi soggiornò per un anno, mentre sua madre si rifugiò a Delo per sfuggire all'ira di Era, moglie di Zeus. Per questo motivo Apollo era considerato il dio degli Iperborei. Gli Iperborei, a quanto si dice, vivevano in una terra che si estendeva fino al mare, probabilmente il mare Glaciale Artico. Tuttavia sulla localizzazione delle loro terra non esiste un parere unanime tra le diverse fonti.

Ad ogni modo nella maggioranza dei casi, prevale il riferimento alle regioni nordiche.
Alcuni erano convinti che gli Iperborei abitassero su un'isola non più piccola della Sicilia che si trovava: "[...] sotto le Orse, al di là del paese dei Celti"  Il poeta greco Pindaro (522-442 a.C.) racconta nella Pitica X (498 a.C.) che la via che conduce al paese degli Iperborei non è conosciuta.

Narra inoltre di come Perseo, guidato da Atena, giunse presso di loro e potè in tal modo conoscere i costumi di queste genti: compivano sacrifici al dio Apollo, amavano il canto, la musica e i banchetti, erano immuni da malattie e dall'invecchiamento, vivevano in pace senza combattere ed erano contrari alle guerre.

È dentro la matrice del corpo vitale che si costruisce il corpo denso durante la vita prenatale e ne è una copia esatta, molecola per molecola, con una sola eccezione. Nel corso della vita il corpo vitale ricostruisce e rigenera il nostro corpo fisico con una tendenza ad ammorbidire oltre che a ricostruire. 

Si esprime per mezzo del sangue e delle ghiandole, come pure tramite il sistema nervoso del gran simpatico. 

Il corpo vitale è penetrato nella "fortezza" del corpo del desiderio nell'istante in cui ha cominciato a trasformare il cuore in un muscolo volontario. Il corpo vitale compenetra il corpo denso e si estende per circa quattro centimetri al di là di esso. La struttura del corpo vitale può essere paragonata a un mosaico fatto di piccoli pezzi uniti gli uni agli altri, la cui superficie non risulta liscia e regolare. 

Le particelle del corpo vitale entrano nei centri vuoti degli atomi del corpo denso infondendo loro forza vitale e facendoli vibrare a una velocità superiore a quella dei minerali che non sono provvisti di un'anima.

GLI ETERI E LA LORO FUNZIONE

Se analizziamo un essere umano constatiamo che i quattro eteri che lo compenetrano (chimico, vitale, luminoso e riflettore) sono dinamicamente attivi nel corpo vitale altamente organizzato. Grazie all'azione dell'etere chimico l'uomo è capace di assimilare il nutrimento e di crescere. 

Le forze che agiscono nell'etere vitale gli consentono di riprodursi. 


Quelle dell'etere luminoso forniscono calore al corpo denso, sistema nervoso e muscoli, aprendo in tal modo le vie di comunicazione con il mondo esterno tramite gli organi di senso. Quanto all'etere riflettore esso permette allo Spirito di dirigere i suoi veicoli per mezzo del pensiero. 

Questo etere immagazzina inoltre le esperienze che facciamo sotto forma di memoria.

L'etere chimico e l'etere vitale formano la matrice del corpo fisico. Ogni molecola del corpo è rivestita di un involucro eterico che l'impregna e la vivifica. Tramite questi eteri le funzioni organiche, come la respirazione, ecc., avvengono regolarmente. 

La densità e la consistenza di questa matrice eterica determinano il nostro stato di salute. Gli atomi dell'etere chimico e dell'etere vitale, riuniti attorno all'atomo-germe del corpo vitale situato nel plesso solare, presentano forma prismatica. 

Essi sono sistemati in modo tale che, quando l'energia solare penetra entro il corpo attraverso la milza, il raggio che ne viene riflesso è quello rosso. Questo colore è quello dell'aspetto creativo della Trinità, cioè di Geova - lo Spirito Santo - che governa la Luna, pianeta della fecondazione. 

Per questo motivo il fluido vitale solare che entra nel corpo umano attraverso la milza, si tinge del colore rosa pallido che spesso è notato dai chiaroveggenti quando circola lungo i nervi, così come la corrente elettrica passa lungo i fili di un impianto elettrico.

 Così caricati, l'etere chimico e l'etere vitale assicurano la funzione dell'assimilazione che conserva in vita l'individuo e della riproduzione che perpetua il genere umano. Durante la vita, ciascun atomo vitale prismatico penetra entro un atomo fisico e lo fa vibrare. 

Per farci un'idea di questa intima unione, immaginiamoci la figura di un cestino a forma di pera formato da fili metallici avvolti a spirale che corrono verticalmente da polo a polo: così è l'atomo fisico che ha una forma vagamente rassomigliante a quella della Terra. 

L'atomo vitale prismatico è inserito alla sommità più larga che corrisponde al Polo Nord del nostro globo, e la punta del prisma penetra così entro l'atomo fisico fino al punto più stretto che corrisponde al Polo Sud. 

Tutto il complesso rassomiglia a una trottola in movimento. Ed è in questo modo che il nostro corpo viene vivificato e reso capace di movimento. L'etere luminoso e l'etere riflettore sono le vie di accesso della coscienza e della memoria. Presso l'individuo medio sono un poco attenuati e non hanno una forma definita. 

Come l'aria penetra in una spugna, così essi compenetrano l'atomo fisico e vi formano attorno una leggera atmosfera aurica. 

La scienza fisica ha scoperto che gli atomi fisici del nostro corpo denso subiscono dei cambiamenti permanenti, in modo che i materiali componenti il nostro corpo fisico spariscono nel giro di qualche anno. 

Tuttavia sappiamo che le cicatrici e le altre manifestazioni accidentali che possono colpire il nostro corpo in qualsiasi momento della vita, durano fino alla morte. 

La ragione sta nel fatto che gli atomi eterici prismatici che compongono il corpo vitale sono permanenti e inamovibili. Restano nella parte del corpo che occupano sin dall'inizio. 

Ciò significa che gli atomi eterici, che fanno vibrare quelli fisici, dalle dita del piede, per esempio, non si trasferiscono alle mani, alle gambe o in un'altra parte del corpo, ma restano esattamente al loro punto iniziale. Una lesione che colpisca gli atomi fisici si ripercuote sugli atomi prismatici eterici corrispondenti e li impressiona in modo definitivo. La materia che nuovamente si forma, si modella esattamente sugli stessi, riproducendo la forma e la struttura precedente. 

Queste norme si applicano solo agli atomi prismatici corrispondenti ai solidi e ai liquidi del mondo fisico perché assumono una forma definita e stabile. Inoltre, gli esseri umani nell'attuale stato evolutivo posseggono tutti nel corpo vitale una quantità, più o meno grande, di etere luminoso e di etere riflettore, i quali sono veicoli, l'uno delle percezioni sensorie, l'altro della memoria. Si può dire che l'etere luminoso corrisponde ai gas del nostro mondo fisico. 

Forse la migliore definizione che può essere data dell'etere riflettore è quella di iper-eterico. 

È una sostanza sottilissima bluastra, simile al centro di una fiammella di gas; è trasparente e sembra lasci vedere tutto quello che contiene. Pertanto racchiude tutti i segreti della natura e del genere umano. È in essa che è registrata buona parte degli archivi della Memoria della Natura. 

L'etere luminoso e l'etere riflettore sono di natura prettamente opposta a quella degli atomi di etere prismatici stazionari. Questi due eteri, luminoso e riflettore, sono volatili e migratori. 

Qualunque sia la quantità di questi eteri che l'uomo possiede, bisogna considerarli come un accrescimento, frutto di esperienze di vita. È una sostanza che nell'interno del corpo si mescola alla corrente sanguigna. Quando, con persistenti sforzi di altruismo e di sacrificio, sviluppiamo, alla scuola della vita, una quantità sufficiente di sostanza tale che superi il nostro corpo fisico, allora appare alla periferia sotto i colori oro e azzurro: è il nostro corpo-anima che comincia a nascere.

L'azzurro indica l'essere più elevato spiritualmente ed è perciò di volume minore e lo si può paragonare al centro azzurro della fiammella di gas, mentre la tinta dorata ne costituisce la parte maggiore e corrisponde alla luce gialla che circonda il centro. Questo colore azzurro non appare all'esterno del corpo dell'uomo comune ma solo nei più grandi santi; tuttavia si può anche scorgere un'aureola dorata circondare la testa di molte persone.

Al momento della morte, il panorama della vita che è inciso sull'etere riflettore del corpo vitale, viene trasportato sul corpo del desiderio. La quintessenza delle nostre esperienze passate si imprime, alla fine, sull'atomo germe ove costituisce la coscienza, che ci inciterà a evitare il male e a praticare il bene nella vita futura.

Vediamo dunque che da una vita all'altra la qualità dell'atomo-germe si modifica. La quintessenza del bene, estratta dalla parte mobile, migratoria, del corpo vitale di una vita, determina la qualità degli atomi eterici prismatici della vita successiva. Quella che è stata la parte migliore e più elevata di un'esistenza costituisce la base della vita successiva ed è così che a poco a poco saliamo la scala dell'evoluzione che ci conduce verso Dio.

Dopo quanto sopra è evidente che il corpo vitale è il veicolo delle abitudini. I genitori sanno che durante i primi sette anni, quando questo veicolo è in corso di sviluppo, i bambini prendono a poco a poco delle abitudini. La ripetizione è infatti la chiave maestra del corpo vitale e le abitudini si creano mediante la ripetizione. Altrettanto avviene col corpo del desiderio, veicolo dei sentimenti e delle emozioni, che subiscono continui cambiamenti. 

Sebbene si sia detto che l'etere che forma il nostro corpo-anima è incessantemente in movimento e si mescola alla circolazione del sangue, è relativamente lento se paragonato ai rapidi movimenti del corpo del desiderio. Lo si può paragonare al movimento della lumaca confrontato con la velocità della luce.

Quando l'Ego è in via di reincarnazione, scende nella Regione del Pensiero Concreto, poi in quella del Mondo del Desiderio e nella Regione Eterica. Attraverso ciascuna regione raccoglie una certa quantità di materia. La qualità di tale materia è determinata dall'atomo-germe, secondo la legge di affinità per cui i simili si attirano. 

La quantità dipende dalle esigenze dell'archetipo che ci siamo costruiti nel Secondo Cielo. Gli Angeli di Giustizia costruiscono una determinata forma eterica secondo la quantità di eteri prismatici raccolta dall'Ego. Questa forma, messa nel seno della madre, si riveste gradualmente di materia fisica che formerà il corpo visibile del neonato.

Solo una piccola parte dell'etere raccolto dall'Ego viene così immediatamente impiegata. Il resto di tale sostanza, che si trova nell'interno del corpo denso del bambino, è al di fuori del corpo fisico. Il corpo vitale in formazione del bambino supera il corpo fisico assai più di quello che non faccia nell'adulto. Durante il periodo di crescita rapida, questa provvista di atomi eterici viene progressivamente usata per vitalizzare le parti dense via via che vengono elaborate. 

La taglia normale è raggiunta nell'età adulta e il corpo vitale supera la periferia del corpo denso di non oltre due o tre centimetri.

La scuola della sapienza occidentale pone come postulato che ogni sviluppo occulto inizi dal corpo vitale. La parte di questo corpo, formata dai due eteri superiori, etere luminoso ed etere riflettore, è ciò che si è convenuto chiamare il "corpo-anima". Questa parte è strettamente legata al corpo del desiderio e all'intelletto e può essere più facilmente messa a contatto dello spirito che non i due eteri inferiori: essa è il veicolo dell'intelligenza. 

È da questa che dipende il fare di noi degli uomini e delle donne nel senso più alto della parola. Le nostre osservazioni, le nostre aspirazioni, la nostra personalità sono dovute all'azione che esercita lo Spirito su questi eteri superiori che diventano più o meno luminosi a seconda della natura della nostra personalità e delle nostre abitudini.

Come il corpo denso assimila il nutrimento e cresce, così i due eteri superiori assorbono le buone azioni della nostra vita e si sviluppano in volume. A seconda di come agiamo, durante la presente esistenza, aumentiamo o diminuiamo ciò che abbiamo portato con noi alla nascita. 

È la ragione per la quale gli insegnamenti della sapienza occidentale mettono in risalto il fatto che "ogni sviluppo mistico comincia dal corpo vitale".